Salsomaggiore

Nei giorni di sabato 30 aprile e domenica 1 maggio si sono svolti a Salsomaggiore Terme i campionati italiani assoluti di karate tradizionale della FIKTA.
In forza degli ottimi risultati ottenuti nel campionati regionali della Lombardia dove i nostri atleti hanno ottenuto quattro ori di cui uno a squadre 4 argenti e 11 bronzi, la nostra società, Shotokenshukai Caravaggio, ha partecipato con nove atleti a tutte le specialità presenti.

  • Kata a squadre femminile Allevi Alma, Colpani Silvia, Rocchetti Irene.
  • Kata a squadre maschile Rocchetti Francesco, Fortini Carlo, Rocchetti Manuel.
  • Kumite a squadre femminile Sonzogni Claudia, Colpani Silvia, Allevi Alma.
  • Kumite a squadre maschile Rocchetti Francesco, Fortini Carlo, Mutti Federico.
  • Kumite individuale femminile Sonzogni Claudia, Rocchetti Irene.
  • Kumite individuale maschile Fortini Carlo, Mutti Federico, Rocchetti Francesco, Rocchetti Manuel.
  • Fukugo maschile Rocchetti Francesco
  • Enbu maschio/femmina Rocchetti Francesco - Colpani Silvia, Mutti Federico – Sonzogni Claudia
  • Enbu maschio/maschio Rocchetti Francesco – Fortini Carlo

La manifestazione sportiva ha visto la partecipazione di tutte le regioni italiane e la presenza, come sempre attenta e autorevole, del M. Hiroshi Shirai, vero punto di riferimento del karate tradizionale in Italia e in tutto il mondo. La perfetta organizzazione e l’ospitalità della città di Salsomaggiore hanno poi contribuito a rendere i due giorni di gare ancora più indimenticabili.
Alla fine della competizione  la nostra società è salita due volte sul gradino più alto del podio, confermando il momento positivo degli agonisti e l’ottima preparazione di tutta la nostra scuola.
Questi i risultati:

  • Rocchetti Francesco: campione italiano kumite individuale maschile juniores
  • Rocchetti Francesco: campione italiano kata individuale maschile juniores
  • Rocchetti Irene: argento kumite individuale femminile cadetti
  • Rocchetti Francesco: Bronzo fukugo maschile

Salsomaggiore 2011 sarà per sempre un ricordo piacevole per la nostra palestra. E' la prima volta che Caravaggio raggiunge un risultato così. Non mi riferisco a Shotokenshukai ma dico Caravaggio intendendo tutte le palestre che hanno portato questo nome, Shotokenshukai, Kanyukai ma anche Club Karate Caravaggio, la palestra nella quale io ho cominciato a fare karate. Sì, è vero, anche ai miei (aimè ormai lontani) tempi di agonista, i risultati a livello di Italiani li ho ottenuti, ma allora il "contratto" con il M. Sudati era che avremmo fatto parte del suo gruppo se in gara avessimo gareggiato per lui, cioè Club Karate Treviglio. E così tutti i risultati e il lustro che ne derivava finivano a Treviglio. Non che mi dispiaccia di questa cosa, ai tempi l'avevo, anzi l'avevamo (io Libero Ivan, gli agonisti degli anni 70/80/) accettata di buon grado e gareggiare per Treviglio era come gareggiare in nazionale. Ci tenevano testa solo i Carabinieri e la Polizia, squadre composte dai migliori atleti delle varie società che andavano a fare il servizio militare con il kimono al posto della divisa.

Ma oggi, nel 2011, è la prima volta che una società di Caravaggio partecipa in modo così importante ad una manifestazione nazionale e noi ne abbiamo fatto parte.

Abbiamo scritto un pezzo di storia della nostra società che resterà per sempre. Forse tra un sacco di anni quando gli allievi che adesso sono piccoli o che non hanno ancora cominciato a fare karate, vedendo le foto di questi campionati diranno con orgoglio: questa è la storia della mia palestra... e noi, che siamo andati a Salsomaggiore, l'abbiamo scritta!

Ma non abbiamo scritto la storia della nostra palestra perchè abbiamo preso 6 ori, 4 argenti e 11 bronzi ai regionali e 2 ori 1 argento e 1 bronzo agli italiani, l'abbiamo scritta per altri motivi. Non voglio fare il falso moralista, fa piacere vincere, lo so perchè l'ho provato su di me, e i risultati sono importanti, ma è molto più importante come si raggiungono.
Cek lo sa della sgridata che gli ho dato quando ha fatto la finale della coppa Shotokan sprecando un'occasione e combattendo male come se fosse solo un gioco. Credo che la nostra palestra abbia qualcosa di diverso rispetto alle altre e credo che questo gruppo di agonisti  in particolare, abbia qualcosa in più di qualsiasi altro gruppo agonisti. Personalmente mi ricorda la mia squadra di Treviglio, ma qui c'è qualcosa in più.

Il kumite di Fede quando ha perso a Salsomaggiore per me è molto molto molto meglio di quello che gli ha fatto guadagnare l'oro ai regionali l'anno scorso. Stavolta se l'è giocata fino in fondo, si vedeva che ci credeva ed ha combattuto bene, con l'atteggiamento giusto. Ha perso? Sefrea, l'importante è aver combattuto bene.

Le due squadre di kata hanno mancato la finale tutte e due per la penalità (quando dicevo a Charly che sarebbero finite così anche le donne, mi sembrava di gufare e ce l'ho fatta eheh) ma l'atteggiamento era quello giusto. Tutte e due le squadre in finale con il bunkai avrebbero venduta cara la pelle. Per me il nostro kata era migliore di alcune delle squadre che ci hanno battuto ma, non hanno sbagliato gli arbitri (difendo la categoria), noi abbiamo dato agli arbitri la possibilità di dare un punteggio più alto alle altre sqaudre. Resta il fatto che il nostro kata è un bellissimo kata, Qualche errore di equilibrio? Sì! Qualche imperfezione nel sincronismo? Sì! Può migliorare? Sì! Ma a me (per quello che vale) il nostro kata è piaciuto molto. Sono sincero, più quello delle donne di quello dei maschi ma perchè le donne sono più rodate, hanno anche fatto i regionali e i maschi no. Attente donne che l'anno prossimo i maschi faranno anche i regionali e poi vedremo chi sarà il migliore! eheh.

Non voglio avere peli sulla lingua in questa pagina, non fosse altro che per la fatica che aveta fatto a scoprire nome utente e password, quindi devo dire che l'enbu maschio femmina ha avuto un esito imprevisto già dai regionali. Ho parlato con gli arbitri che hanno arbitrato a Caravaggio e hanno ammesso che c'è stato un fukushin shugo sull'enbu di Charly e Almish che ha penalizzato moltissimo la coppia. Nella classifica genarale si sarebbero giocati il secondo posto con Cek e Silvy. Detto questo e restando con il rimpianto di non aver visto Charly e Almish alla prova sul tatami degli Italiani, le prove di Enbu hanno tutte un fil-rouge che le unisce... la seconda prova! Tutte e tre le coppie hanno tentennato sulla prima prova per poi migliorare decisamente nella seconda. E non è solo per la tecnica di Todome (per la quale Charly nella seconda prova ha avuto un accenno di parata per portare a casa tutto lo zigomo) ma per tutto il minuto di Enbu. Precisione velocità realismo. Noi e il Piemonte di Polello siamo le uniche società che presentano ai regionali tre coppie m/f e una m/m, ma al di là del numero di coppie, la nostra crescita è fantastica e abbiamo capito che l'enbu fatto in gara vale 20 allenamenti.

Due cadetti in finale agli italiani è un buon inizio per le nuove leve. Iren a medaglia e Manuel che ha paragonato i contrattacchi del suo avversario a quelli di Aristide e sul tatami non ha fatto una piega... bene!
Però, l'espressione più chiara di come siamo cambiati come palestra, oltre alla considerazione delle altre palestre per il nostro gruppo, è l'atteggiamento delle donne nel combattimento. Sono belle da vedere, eleganti ed efficaci nella tecnica. Gli anni passati vedevo in gara le altre palestre e mi chiedevo quando sarei riuscito a far muovere così anche le mie allieve? Beh ora la risposta la sò, adesso! Non me ne frega niente se non hanno vinto, lo dice sempre anche il M. Shirai, l'importante e che sia vero karate, che sia emozionante, e noi ci siamo.

Concludendo vorrei dirvi la cosa che più mi è piaciuta di questi Italiani, credo che non ve la immaginereste mai.
La cosa che più mi è piaciuta è quello che mi ha detto la cuoca dell'agriturismo: "che bel gruppo che siete, si vede che sono dei bravi ragazzi. Non ce ne sono più così oggi. Stare con voi è un piacere, vedrà che domani faranno bene!"
Se avessimo vinto otto ori e non avessimo fatto colpo sulla cameriera sarebbe stato tutto vano. Cek ha vinto due ori, Iren un argento, sono orgoglioso di questo. Ma si può vincere sul tatami e perdere nella vita. La cameriera ci ha detto che voi vincerete nella vita o almeno siete sulla strada giusta. Io proverò ad allenarvi per farvi vincere anche quanche medaglia ma non illudetevi, non scenderò a compromessi con la vostra persona, o siete campioni fuori dalla palestra o non sarete mai dei campioni.


Medagliere

Rocchetti Cek
  • Fukugo
  • Kumite individuale juniores
  • Kata individuale juniores B